

Il dolore post-operatorio nel bambino è un argomento molto sentito dai medici, dal personale infermieristico e naturalmente dai genitori.
Gli interventi di chirurgia ortopedica sono potenzialmente tra i più dolorosi quindi la gestione del dolore post-operatorio in ortopedia pediatrica assume un'importanza fondamentale. Molto importante è prevenire l'insorgenza del dolore stesso nell'immediato post-operatorio più che la somministrazione di farmaci dopo la comparsa del dolore.
Disponiamo di numerosi farmaci e di diverse modalità di intervento per gestire il dolore postoperatorio a seconda dell'età del bambino.
Alcune possibilità di gestione del dolore sono:
Con l'insieme di queste tecniche il dolore postoperatorio nella chirurgia ortopedica pediatrica maggiore o minore è ampiamente controllato.
Nella mia esperienza ho constatato che il bambino reagisce spesso con inaspettato coraggio all'ospedalizzazione e all'intervento chirurgico mostrando spesso meno apprensione della famiglia e dei genitori vivendo tale esperienza "da bambino".
Con l'esperienza del personale medico e paramedico nei reparti specializzati, l'intervento chirurgico, se necessario, può essere comunque un'esperienza positiva: spesso i bambini ricordano con affetto il personale ospedaliero, i medici, i clown, le maestre dell'ospedale e la loro cameretta colorata. Molto spesso alla gravità e complessità dell'intervento chirurgico non corrisponde un decorso post-operatorio doloroso o travagliato. Ho seguito bambini sottoposti ad interventi di complessa chirurgia ortopedica pluridistrettuali riprendersi benissimo fin dalle prime ore successive all'intervento e a volte rassicurare loro stessi i genitori.
In alcuni casi i bambini non riescono a discernere un piccolo da un grande intervento chirurgico per cui, in caso di programmazione di interventi multipli in più distretti (mano, piede, ginocchio) come per esempio nelle paralisi cerebrali ritengo sia meglio eseguirli contestualmente, per quanto possibile, anziché proporre ospedalizzazioni successive.
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.
Il dolore post-operatorio nel bambino è un argomento molto sentito dai medici, dal personale infermieristico e naturalmente dai genitori.
Gli interventi di chirurgia ortopedica sono potenzialmente tra i più dolorosi quindi la gestione del dolore post-operatorio in ortopedia pediatrica assume un'importanza fondamentale. Molto importante è prevenire l'insorgenza del dolore stesso nell'immediato post-operatorio più che la somministrazione di farmaci dopo la comparsa del dolore.
Disponiamo di numerosi farmaci e di diverse modalità di intervento per gestire il dolore postoperatorio a seconda dell'età del bambino.
Alcune possibilità di gestione del dolore sono:
Con l'insieme di queste tecniche il dolore postoperatorio nella chirurgia ortopedica pediatrica maggiore o minore è ampiamente controllato.
Nella mia esperienza ho constatato che il bambino reagisce spesso con inaspettato coraggio all'ospedalizzazione e all'intervento chirurgico mostrando spesso meno apprensione della famiglia e dei genitori vivendo tale esperienza "da bambino".
Con l'esperienza del personale medico e paramedico nei reparti specializzati, l'intervento chirurgico, se necessario, può essere comunque un'esperienza positiva: spesso i bambini ricordano con affetto il personale ospedaliero, i medici, i clown, le maestre dell'ospedale e la loro cameretta colorata. Molto spesso alla gravità e complessità dell'intervento chirurgico non corrisponde un decorso post-operatorio doloroso o travagliato. Ho seguito bambini sottoposti ad interventi di complessa chirurgia ortopedica pluridistrettuali riprendersi benissimo fin dalle prime ore successive all'intervento e a volte rassicurare loro stessi i genitori.
In alcuni casi i bambini non riescono a discernere un piccolo da un grande intervento chirurgico per cui, in caso di programmazione di interventi multipli in più distretti (mano, piede, ginocchio) come per esempio nelle paralisi cerebrali ritengo sia meglio eseguirli contestualmente, per quanto possibile, anziché proporre ospedalizzazioni successive.
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.