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Il bambino che zoppica

Il problema del bambino che zoppica in età pediatrica rappresenta un'evenienza frequente e di difficile interpretazione a causa della variabilità del tipo e dell'intensità del dolore. è importante valutare attentamente i sintomi e l'origine del dolore per instaurare o meno una terapia urgente e valutare eventuali patologie ortopediche pediatriche. Vi sono patologie caratteristiche di alcuni momenti della crescita per cui per comodità la classificazione dei vari tipi di zoppia è stata divisa per età tenendo presente l'estrema variabilità; la classificazione è pertanto puramente indicativa.

Il bambino che zoppica: 1-4 anni

1. I dolori della crescita
Non è un vero e proprio termine scientifico in quanto non è stata trovata alcuna causa scatenante ma data la loro frequenza, è annoverato tra le patologie ortopediche pediatriche. Si tratta di dolori quasi sempre notturni riferiti alle gambe quasi sempre bilaterali soprattutto al ginocchio ai muscoli del polpaccio e della coscia e inguine. A volte sono così forti da svegliare il bambino. Solitamente al mattino i dolori sono scomparsi. Sono presenti dalla prima infanzia alla pubertà. A volte sono riferiti come crampi o manifestati con irrequietezza alle gambe (restless leg). Alla visita ortopedica pediatrica non vi è alcuna limitazione dei movimenti, il dolore non è evocabile alla compressione, non viene riferito alcun trauma, non vi è tumefazione né arrossamento; l'esame di laboratorio e le radiografie sono sempre negative. Sono state ipotizzate varie cause, ma nessuna significativa. La terapia è sintomatica: farmaci analgesici, massaggi, calore locale, riposo.

2. Artrosinovite settica
Presente anche nel lattante. E' un'emergenza ortopedica, spesso associata ad altri stati febbrili o a infezioni. Si tratta di un'infezione articolare di origine batterica, trasmessa per via ematogena (attraverso il sangue), di contiguità (da un'infezione vicina), o post-chirurgica. I batteri più frequentemente responsabili sono lo stafilococco aureo e lo hemofilus influenzae di tipo B. Spessissimo associato a febbre, forti dolori all'arto colpito, rigidità alla mobilizzazione, difficoltà all'uso dell'arto. è associata spesso ad alterazione degli esami di laboratorio (VES, proteina C reattiva, aumento dei globuli bianchi). Per la diagnosi sono inoltre indispensabili tecniche radiologiche: RMN, radiografia, ecografia, scintigrafia; ed eventuale aspirazione del liquido sinoviale per esame colturale. Terapia: immobilizzazione, antibiotici, antinfiammatori, a volte occorre il drenaggio chirurgico se non vi è risposta agli antibiotici sistemici.

3. Artosinovite fugace
Può dare dei sintomi simili all'artrite settica, ma è molto più frequente e molto meno grave. Spesso non vi è febbre e non è associato a malattie generali. Gli esami di laboratorio sono normali. L'artrosinovite fugace regredisce spontaneamente con l'uso di antinfiammatori e riposo entro 7-10 giorni.

4. Frattura
L'ortopedico pediatrico deve pensare a una frattura in caso di zoppia anche in assenza di trauma. Infatti, possono bastare torsioni, piegamenti o il trauma può non essere ricordato o evidenziato. Spesso si tratta di fratture incomplete anche di difficile diagnosi radiologica. Il dolore è comunque ben focalizzato e facilmente evocabile alla pressione locale. Terapia: secondo tipo e sede di frattura.

5. Displasia dell'anca

6. Osteoma osteoide
piccolo tumore benigno responsabile di sintomatologia dolorosa soprattutto notturna per quanto raro va pensato dall'ortopedico pediatrico come possibile causa di dolore. Come caratteristica il dolore scompare dopo somministrazione di acido acetilsalicilico.

7. Artrite infantile

8. Patologie neurortopediche
La zoppia evidenziata dai genitori può essere il primo segno di malattie neurortopediche

Il bambino che zoppica: 5-10 anni

Anche in questa fascia di età possono ripetersi le malattie descritte per la fascia di età di 1-4 anni. Le più frequenti nella fascia di età 5-10 anni sono:

1. Malattia di Perthes

2. Menisco discoide
In caso di dolore localizzato al ginocchio, specie dopo attività sportiva, con zoppia, occorre pensare al menisco discoide. è un menisco che anziché essere fatto a forma di "c" è a forma di disco che porta a incongruenza articolare, impedendo così il fisiologico movimento del ginocchio. Tipico il rumore di scatto. La terapia è conservativa, raramente chirurgica in artroscopia.

3. Dismetria arti inferiori
Piccole differenze di lunghezza degli arti sono frequenti e fisiologiche, e spesso si correggono con la crescita e comunque rimangono asintomatiche. Se la differenza è eccessiva e molto evidente può essere causa di zoppia e occorre eseguire delle radiografie in stazione eretta per valutare la sede della dismetria ed eventuali patologie associate. Importante ripetere la radiografia a distanza per vedere se la dismetria è stabile o in aumento.

L'adolescenza: 11-15 anni

1. Epifisiolisi dell'anca

2. Osteocondrite dissecante
Si tratta di un distacco cartilagineo frequente nell'adolescente, colpito soprattutto il ginocchio medialmente, la caviglia e l'anca. L'ortopedico pediatrico deve sempre pensare all'osteocondrite dissecante in caso di dolore a una articolazione e zoppia costante. La dignosi si fa su radiografia e RMN. La terapia è conservativa: riposo, limitare lo sport, immobilizzazione, a volte chirurgica.

3. Piede piatto doloroso

4. Sinostosi

5. Apofisite tibiale (Osgood-Schlatter)

6. Malattia di Sever o tallonite dell'adolescente

7. Malattia di Haglund

I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.

Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.

ultimo aggiornamento 07/06/2020
© 2023 ortopediainfantile.it, tutti i diritti riservati | P.IVA 08708990158 | ultimo aggiornamento: 07/06/2020 | home page | note legali
Nota: le informazioni fornite da questo sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico/paziente
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Il problema del bambino che zoppica in età pediatrica rappresenta un'evenienza frequente e di difficile interpretazione a causa della variabilità del tipo e dell'intensità del dolore. è importante valutare attentamente i sintomi e l'origine del dolore per instaurare o meno una terapia urgente e valutare eventuali patologie ortopediche pediatriche. Vi sono patologie caratteristiche di alcuni momenti della crescita per cui per comodità la classificazione dei vari tipi di zoppia è stata divisa per età tenendo presente l'estrema variabilità; la classificazione è pertanto puramente indicativa.

Il bambino che zoppica: 1-4 anni

1. I dolori della crescita
Non è un vero e proprio termine scientifico in quanto non è stata trovata alcuna causa scatenante ma data la loro frequenza, è annoverato tra le patologie ortopediche pediatriche. Si tratta di dolori quasi sempre notturni riferiti alle gambe quasi sempre bilaterali soprattutto al ginocchio ai muscoli del polpaccio e della coscia e inguine. A volte sono così forti da svegliare il bambino. Solitamente al mattino i dolori sono scomparsi. Sono presenti dalla prima infanzia alla pubertà. A volte sono riferiti come crampi o manifestati con irrequietezza alle gambe (restless leg). Alla visita ortopedica pediatrica non vi è alcuna limitazione dei movimenti, il dolore non è evocabile alla compressione, non viene riferito alcun trauma, non vi è tumefazione né arrossamento; l'esame di laboratorio e le radiografie sono sempre negative. Sono state ipotizzate varie cause, ma nessuna significativa. La terapia è sintomatica: farmaci analgesici, massaggi, calore locale, riposo.

2. Artrosinovite settica
Presente anche nel lattante. E' un'emergenza ortopedica, spesso associata ad altri stati febbrili o a infezioni. Si tratta di un'infezione articolare di origine batterica, trasmessa per via ematogena (attraverso il sangue), di contiguità (da un'infezione vicina), o post-chirurgica. I batteri più frequentemente responsabili sono lo stafilococco aureo e lo hemofilus influenzae di tipo B. Spessissimo associato a febbre, forti dolori all'arto colpito, rigidità alla mobilizzazione, difficoltà all'uso dell'arto. è associata spesso ad alterazione degli esami di laboratorio (VES, proteina C reattiva, aumento dei globuli bianchi). Per la diagnosi sono inoltre indispensabili tecniche radiologiche: RMN, radiografia, ecografia, scintigrafia; ed eventuale aspirazione del liquido sinoviale per esame colturale. Terapia: immobilizzazione, antibiotici, antinfiammatori, a volte occorre il drenaggio chirurgico se non vi è risposta agli antibiotici sistemici.

3. Artosinovite fugace
Può dare dei sintomi simili all'artrite settica, ma è molto più frequente e molto meno grave. Spesso non vi è febbre e non è associato a malattie generali. Gli esami di laboratorio sono normali. L'artrosinovite fugace regredisce spontaneamente con l'uso di antinfiammatori e riposo entro 7-10 giorni.

4. Frattura
L'ortopedico pediatrico deve pensare a una frattura in caso di zoppia anche in assenza di trauma. Infatti, possono bastare torsioni, piegamenti o il trauma può non essere ricordato o evidenziato. Spesso si tratta di fratture incomplete anche di difficile diagnosi radiologica. Il dolore è comunque ben focalizzato e facilmente evocabile alla pressione locale. Terapia: secondo tipo e sede di frattura.

5. Displasia dell'anca

6. Osteoma osteoide
piccolo tumore benigno responsabile di sintomatologia dolorosa soprattutto notturna per quanto raro va pensato dall'ortopedico pediatrico come possibile causa di dolore. Come caratteristica il dolore scompare dopo somministrazione di acido acetilsalicilico.

7. Artrite infantile

8. Patologie neurortopediche
La zoppia evidenziata dai genitori può essere il primo segno di malattie neurortopediche

Il bambino che zoppica: 5-10 anni

Anche in questa fascia di età possono ripetersi le malattie descritte per la fascia di età di 1-4 anni. Le più frequenti nella fascia di età 5-10 anni sono:

1. Malattia di Perthes

2. Menisco discoide
In caso di dolore localizzato al ginocchio, specie dopo attività sportiva, con zoppia, occorre pensare al menisco discoide. è un menisco che anziché essere fatto a forma di "c" è a forma di disco che porta a incongruenza articolare, impedendo così il fisiologico movimento del ginocchio. Tipico il rumore di scatto. La terapia è conservativa, raramente chirurgica in artroscopia.

3. Dismetria arti inferiori
Piccole differenze di lunghezza degli arti sono frequenti e fisiologiche, e spesso si correggono con la crescita e comunque rimangono asintomatiche. Se la differenza è eccessiva e molto evidente può essere causa di zoppia e occorre eseguire delle radiografie in stazione eretta per valutare la sede della dismetria ed eventuali patologie associate. Importante ripetere la radiografia a distanza per vedere se la dismetria è stabile o in aumento.

L'adolescenza: 11-15 anni

1. Epifisiolisi dell'anca

2. Osteocondrite dissecante
Si tratta di un distacco cartilagineo frequente nell'adolescente, colpito soprattutto il ginocchio medialmente, la caviglia e l'anca. L'ortopedico pediatrico deve sempre pensare all'osteocondrite dissecante in caso di dolore a una articolazione e zoppia costante. La dignosi si fa su radiografia e RMN. La terapia è conservativa: riposo, limitare lo sport, immobilizzazione, a volte chirurgica.

3. Piede piatto doloroso

4. Sinostosi

5. Apofisite tibiale (Osgood-Schlatter)

6. Malattia di Sever o tallonite dell'adolescente

7. Malattia di Haglund

I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.

Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.

ultimo aggiornamento 07/06/2020
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Nota: le informazioni fornite da questo sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico/paziente