

La deambulazione sulle punte è una delle cause frequenti di
consultazione dell'ortopedico pediatrico. Il bambino, dopo l'inizio della
deambulazione - dall'anno in avanti - può camminare sulle punte
semplicemente perché ha più equilibrio e riesce a muoversi più velocemente e
con più sicurezza. Tale situazione è mutevole nel corso della giornata e non
è costante. Esistono tuttavia dei casi di deambulazione sulle punte che sono la
spia di una patologia ulteriore, pertanto la deambulazione sulle punte è stata
divisa in tre categorie:
1. ITW (Idiopathic Toe Walker/camminatori sulle punte senza motivo).
In questo caso non esiste alcuna spiegazione per la quale il bambino deambula
sulle punte; infatti può essere dato un significato comportamentale
2. Retrazione del tendine di Achille: il tendine di Achille può essere breve congenitamente, in tal caso il tallone non arriva a terra e il bambino cammina sulle punte con una situazione ingravescente in quanto genera un'ulteriore retrazione del tendine
3. Paralisi cerebrale. L'ipertono neurologico di origine cerebrale
può essere il primo sintomo evidenziabile in un bambino affetto da paralisi
cerebrale sfumata. In questo caso spesso è monolaterale (un solo piede)
La terapia della deambulazione sulle punte è: comportamentale, ortopedica
(gessi funzionali o tutori), chirurgica (allungamento del tendine di Achille o
muscoli gemelli), terapia della malattia di base (paralisi cerebrale).
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.
La deambulazione sulle punte è una delle cause frequenti di
consultazione dell'ortopedico pediatrico. Il bambino, dopo l'inizio della
deambulazione - dall'anno in avanti - può camminare sulle punte
semplicemente perché ha più equilibrio e riesce a muoversi più velocemente e
con più sicurezza. Tale situazione è mutevole nel corso della giornata e non
è costante. Esistono tuttavia dei casi di deambulazione sulle punte che sono la
spia di una patologia ulteriore, pertanto la deambulazione sulle punte è stata
divisa in tre categorie:
1. ITW (Idiopathic Toe Walker/camminatori sulle punte senza motivo).
In questo caso non esiste alcuna spiegazione per la quale il bambino deambula
sulle punte; infatti può essere dato un significato comportamentale
2. Retrazione del tendine di Achille: il tendine di Achille può essere breve congenitamente, in tal caso il tallone non arriva a terra e il bambino cammina sulle punte con una situazione ingravescente in quanto genera un'ulteriore retrazione del tendine
3. Paralisi cerebrale. L'ipertono neurologico di origine cerebrale
può essere il primo sintomo evidenziabile in un bambino affetto da paralisi
cerebrale sfumata. In questo caso spesso è monolaterale (un solo piede)
La terapia della deambulazione sulle punte è: comportamentale, ortopedica
(gessi funzionali o tutori), chirurgica (allungamento del tendine di Achille o
muscoli gemelli), terapia della malattia di base (paralisi cerebrale).
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.