Condividi
Scrivimi
Naviga
Home /

Piede piatto del bambino

Il piede piatto è la causa più frequente di visita ortopedica pediatrica, le visite riguardanti il P.P. sono stimate intorno al 40%. Nonostante la maggior parte dei casi sia benigna e scompaia con l'età è importante non sottovalutare il problema poiché è possibile riscontrare patologie più gravi ed evolutive (fusione tarsale, astragalo verticale, piede piatto doloroso, scafoide bipartito).

Strategia terapeutica

Tutti i bambini nei primi anni di vita presentano un piede piatto con il retropiede valgo. Questo è dovuto a un'immaturità del sistema muscolo-scheletrico che non si è ancora adattato all'appoggio. Questo tipo di piede piatto viene definito piede piatto lasso infantile fisiologico e di norma ha una correzione spontanea con la crescita entro gli 8-9 anni e non necessita quindi di alcun trattamento.

Piede piatto evolutivo

Il piede piatto evolutivo invece, consiste in un cedimento dell'arco interno e di un alterato rapporto fra le varie ossa del piede, in particolare vi è uno scivolamento dell'astragalo sul calcagno. Questo tipo di piede piatto viene diagnosticato oltre che con una visita con delle radiografie in carico. Fino all'età di 9/10 anni può essere tentata una terapia con plantari. Se dopo questa età vi è una evoluzione in peggioramento riconosciuta attraverso successive visite e radiografie e presenza di sintomatologia dolorosa, vi è la possibilità della correzione chirurgica che viene effettuata di norma tra gli 8 e i 13 anni.

Uso dei plantari?

Sono un argomento molto discusso e sentito e spesso vengono richiesti dalla famiglia stessa. In molti paesi come USA e GB non vengono mai prescritti. Nella nostra esperienza un plantare, per quanto usato precocemente non fa mai guarire un piede piatto evolutivo. Il plantare può servire come sostegno in un piede piatto-lasso dai 5 agli 8/9 anni, prima di tale età non è mai consigliabile in quanto rallenta lo sviluppo dell'arcata plantare.

Intervento chirurgico

L'intervento chirurgico più comunemente usato è il calcagno stop. Si tratta di una vite metallica inserita nel calcagno che funge da inpingment tra calcagno e astragalo.(Esistono in commercio numerosi tipi di viti o dispositivi come la vite ad espansione).

L'intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale ed ha una durata di circa dieci minuti, la deambulazione è concessa dopo pochi giorni.

È sempre necessario l'intervento?

L'intervento più utilizzato per la correzione del piede piatto è il CALCANEO STOP. La tecnica consiste nell'inserire una vite a livello del calcagno che provoca un impingment, cioè un precontatto a cui segue un riallineamento tra il calcagno l'astragalo e lo scafoide che sono le strutture ossee piu' interessate nel piede piatto.

Quando eseguire l'intervento
L'età migliore per eseguire l'intervento è tra gli 8 e i 13-14 anni e comunque è meglio che venga eseguito non appena la diagnosi di piede piatto evolutivo è confermata dalle lastre e dalle visite in maniera da permettere al piede di crescere correttamente sfruttando il più possibile la crescita residua. In caso di piede piatto doloroso è meglio eseguire l'intervento il prima possibile per evitare l'instaurarsi di una sindrome dolorosa del piede del bambino.

Una volta inserita la vite il piede si svilupperà in maniera corretta formando la volta plantare,mettendo in asse fisiologico il calcagno riducendo il valgismo calcaneare e migliorando i rapporti tra le varie strutture del piede.

Come eseguo l'intervento nella pratica (tecnica percutanea mini-invasiva con ripresa precoce della deambulazione): l'intervento di C STOP per piede piatto viene da me eseguito nella maggioranza dei casi in anestesia locale in associazione ad una leggera sedazione e a un monitoraggio praticati dall'anestesista.L'intervento ha una durata di circa 10 minuti. In particolare sono solito utilizzare la TECNICA PERCUTANEA che consta di una miniincisione della lunghezza non superiore ai 6-7 millimetri che permette il passaggio della testa della vite in titanio anallergico,sotto controllo radioscopico, i punti di sutura sono al massimo due e sono di materiale riassorbibile che si elimina da solo semplicemente strofinando con una garza in dodicesima giornata circa evitando il disagio della rimozione dei punti.

L'intervento viene eseguito in day hospital senza pernottamento

Non viene applicato il gesso ma un bendaggio morbido per 3-4 giorni

Dopo 1-2 giorni il bambino può riprendere a frequentare la scuola.

E' consigliato l'uso delle stampelle per 7 giorni seguite da una dismissione graduale fino ad eliminarle completamente alla seconda settimana

Dopo 15 gg. il bambino è in grado di camminare normalmente mentre l'attività sportiva può essere ripresa gradualmente dopo un mese

I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.

Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.

ultimo aggiornamento 07/06/2020
© 2023 ortopediainfantile.it, tutti i diritti riservati | P.IVA 08708990158 | ultimo aggiornamento: 07/06/2020 | home page | note legali
Nota: le informazioni fornite da questo sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico/paziente
Home /

Piede piatto del bambino

Il piede piatto è la causa più frequente di visita ortopedica pediatrica, le visite riguardanti il P.P. sono stimate intorno al 40%. Nonostante la maggior parte dei casi sia benigna e scompaia con l'età è importante non sottovalutare il problema poiché è possibile riscontrare patologie più gravi ed evolutive (fusione tarsale, astragalo verticale, piede piatto doloroso, scafoide bipartito).

Strategia terapeutica

Tutti i bambini nei primi anni di vita presentano un piede piatto con il retropiede valgo. Questo è dovuto a un'immaturità del sistema muscolo-scheletrico che non si è ancora adattato all'appoggio. Questo tipo di piede piatto viene definito piede piatto lasso infantile fisiologico e di norma ha una correzione spontanea con la crescita entro gli 8-9 anni e non necessita quindi di alcun trattamento.

Piede piatto evolutivo

Il piede piatto evolutivo invece, consiste in un cedimento dell'arco interno e di un alterato rapporto fra le varie ossa del piede, in particolare vi è uno scivolamento dell'astragalo sul calcagno. Questo tipo di piede piatto viene diagnosticato oltre che con una visita con delle radiografie in carico. Fino all'età di 9/10 anni può essere tentata una terapia con plantari. Se dopo questa età vi è una evoluzione in peggioramento riconosciuta attraverso successive visite e radiografie e presenza di sintomatologia dolorosa, vi è la possibilità della correzione chirurgica che viene effettuata di norma tra gli 8 e i 13 anni.

Uso dei plantari?

Sono un argomento molto discusso e sentito e spesso vengono richiesti dalla famiglia stessa. In molti paesi come USA e GB non vengono mai prescritti. Nella nostra esperienza un plantare, per quanto usato precocemente non fa mai guarire un piede piatto evolutivo. Il plantare può servire come sostegno in un piede piatto-lasso dai 5 agli 8/9 anni, prima di tale età non è mai consigliabile in quanto rallenta lo sviluppo dell'arcata plantare.

Intervento chirurgico

L'intervento chirurgico più comunemente usato è il calcagno stop. Si tratta di una vite metallica inserita nel calcagno che funge da inpingment tra calcagno e astragalo.(Esistono in commercio numerosi tipi di viti o dispositivi come la vite ad espansione).

L'intervento viene eseguito in anestesia loco-regionale ed ha una durata di circa dieci minuti, la deambulazione è concessa dopo pochi giorni.

È sempre necessario l'intervento?

L'intervento più utilizzato per la correzione del piede piatto è il CALCANEO STOP. La tecnica consiste nell'inserire una vite a livello del calcagno che provoca un impingment, cioè un precontatto a cui segue un riallineamento tra il calcagno l'astragalo e lo scafoide che sono le strutture ossee piu' interessate nel piede piatto.

Quando eseguire l'intervento
L'età migliore per eseguire l'intervento è tra gli 8 e i 13-14 anni e comunque è meglio che venga eseguito non appena la diagnosi di piede piatto evolutivo è confermata dalle lastre e dalle visite in maniera da permettere al piede di crescere correttamente sfruttando il più possibile la crescita residua. In caso di piede piatto doloroso è meglio eseguire l'intervento il prima possibile per evitare l'instaurarsi di una sindrome dolorosa del piede del bambino.

Una volta inserita la vite il piede si svilupperà in maniera corretta formando la volta plantare,mettendo in asse fisiologico il calcagno riducendo il valgismo calcaneare e migliorando i rapporti tra le varie strutture del piede.

Come eseguo l'intervento nella pratica (tecnica percutanea mini-invasiva con ripresa precoce della deambulazione): l'intervento di C STOP per piede piatto viene da me eseguito nella maggioranza dei casi in anestesia locale in associazione ad una leggera sedazione e a un monitoraggio praticati dall'anestesista.L'intervento ha una durata di circa 10 minuti. In particolare sono solito utilizzare la TECNICA PERCUTANEA che consta di una miniincisione della lunghezza non superiore ai 6-7 millimetri che permette il passaggio della testa della vite in titanio anallergico,sotto controllo radioscopico, i punti di sutura sono al massimo due e sono di materiale riassorbibile che si elimina da solo semplicemente strofinando con una garza in dodicesima giornata circa evitando il disagio della rimozione dei punti.

L'intervento viene eseguito in day hospital senza pernottamento

Non viene applicato il gesso ma un bendaggio morbido per 3-4 giorni

Dopo 1-2 giorni il bambino può riprendere a frequentare la scuola.

E' consigliato l'uso delle stampelle per 7 giorni seguite da una dismissione graduale fino ad eliminarle completamente alla seconda settimana

Dopo 15 gg. il bambino è in grado di camminare normalmente mentre l'attività sportiva può essere ripresa gradualmente dopo un mese

I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.

Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.

ultimo aggiornamento 07/06/2020
© 2023 ortopediainfantile.it, tutti i diritti riservati | P.IVA 08708990158 | ultimo aggiornamento: 07/06/2020 | home page | note legali
Nota: le informazioni fornite da questo sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico/paziente