

- Intrarotazione: l'atteggiamento in intrarotazione degli arti inferiori (punte dei piedi che si toccano) è molto frequente nei bambini ed è una causa di preoccupazione da parte della famiglia. è dovuta a un orientamento dell'articolazione dell'anca differente dall'adulto, con un grado maggiore di "antiversione", cioè una rotazione dell'anca verso l'interno. Tale angolo di antiversione si normalizza verso gli 8-9 anni. Vi può essere anche una differenza di torsione tra un arto e l'altro (si nota un piede più ruotato dell'altro). Ruolo dell'ortopedico pediatrico è di valutare l'assenza di patologia, che modifica la torsione degli arti inferiori, e di rassicurare i genitori che si tratta di un problema che si risolve spontaneamente. Non esiste una terapia specifica, i tutori, le scarpe a volte sono controproducenti e fastidiosi da indossare.
- Extrarotazione: è molto più rara dell'intratorsione. Può essere un atteggiamento antalgico (per evitare il dolore) di alcune patologie ortopediche del bambino. L'extratorsione tibiale può essere un eccessivo compenso dell'antiversione dell'anca, descritta sopra. L'ortopedico pediatra deve escludere patologie che modificano l'asse torsionale. La risoluzione è spontanea.
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.
- Intrarotazione: l'atteggiamento in intrarotazione degli arti inferiori (punte dei piedi che si toccano) è molto frequente nei bambini ed è una causa di preoccupazione da parte della famiglia. è dovuta a un orientamento dell'articolazione dell'anca differente dall'adulto, con un grado maggiore di "antiversione", cioè una rotazione dell'anca verso l'interno. Tale angolo di antiversione si normalizza verso gli 8-9 anni. Vi può essere anche una differenza di torsione tra un arto e l'altro (si nota un piede più ruotato dell'altro). Ruolo dell'ortopedico pediatrico è di valutare l'assenza di patologia, che modifica la torsione degli arti inferiori, e di rassicurare i genitori che si tratta di un problema che si risolve spontaneamente. Non esiste una terapia specifica, i tutori, le scarpe a volte sono controproducenti e fastidiosi da indossare.
- Extrarotazione: è molto più rara dell'intratorsione. Può essere un atteggiamento antalgico (per evitare il dolore) di alcune patologie ortopediche del bambino. L'extratorsione tibiale può essere un eccessivo compenso dell'antiversione dell'anca, descritta sopra. L'ortopedico pediatra deve escludere patologie che modificano l'asse torsionale. La risoluzione è spontanea.
I problemi muscoloscheletrici del bambino in crescita sono diversi da quelli di un adulto, così come lo è la risposta ai traumi, alle infezioni e alle deformità. A volte, quello che appare in prima battuta come un'anomalia è invece una semplice variazione del processo di crescita e si risolve spontaneamente con il tempo, così come molte condizioni sono uniche dell'infanzia, e non si possono verificare nella vita adulta. Il compito del chirurgo ortopedico pediatrico è di diagnosticare e curare i problemi muscoloscheletrici dei bambini, quali per esempio le deformità degli arti o della colonna vertebrale osservati alla nascita o più tardi (piede torto del neonato, scoliosi, dismetrie degli arti), e così via), le anomalie della deambulazione, i traumi ossei, le infezioni, i tumori e le patologie delle ossa o delle articolazioni.
Il materiale riassorbibile nella chirurgia del piede
Essendo il piede un organo di movimento, la mia attitudine è limitare il più
possibile l'uso per la chirurgia di materiale metallico che porta a una
rigidità e a volte a un'intolleranza. Negli ultimi anni il materiale
metallico usato in precedenza è stato via via sostituito da materiale
riassorbibile in polilattato (viti, cambre, pin) che è da preferire quando
possibile all'uso di materiale metallico, essendo il polilattato riassorbito
dall'organismo nel giro di 6-8 mesi e non dovendo essere rimosso.