Il piede torto ha una differente incidenza a secondo della razza infatti colpisce un bambino ogni 900 nati nella razza caucasica, tre casi ogni 1000 nati nella razza asiatica mentre la popolazione più colpita risulta essere quella polinesiana con 5-6 casi ogni 1000 nati. Da questi dati si può evincere quanto fra i fattori responsabili del piede torto quelli genetici rappresentino una parte preponderante.
In realtà non si tratta di una patologia trasmessa geneticamente e non è stata nemmeno individuata una causa determinante il piede torto.
Si è visto chè la patologia inizia a manifestarsi intorno alla quindicesima settimana di vita intrauterina su un piede che non presentava all’ecografia nessuna alterazione morfo-strutturale sceletrica o muscolare o legamentosa. In definitiva la causa del piede torto puo’ essere definita multifattoriale.Tra le cause possibili le piu’ accreditate sono:
Queste cause comunque non spiegano l’insorgenza del piede torto. La maggioranza degli studiosi ipotizzano una serie di fattori che agiscono su di un organismo geneticamente predisposto.
Il piede torto si presenta come EQUINO-VARO SUPINATO-ADDOTTO associato ad una atrofia dei muscoli del polpaccio. Il piede si presenta inoltre più corto del normale
Il piede torto si presenta come patologia isolata ma puo’ presentarsi in associazione ad altre patologie o sindromi come la spina bifida, la paralisi cerebrale e altre malattie neurologiche congenite, le sindromi malformative complesse interessanti apparati differenti come il sistema cardiovascolare, il tubo digerente o l’apparato genito-urinario.
Diagnosi prenatale
Con il miglioramento delle tecniche ecografiche ostetriche il piede torto puo’ essere diagnosticato in gravidanza. In caso di ecografia positiva per piede torto consiglio un colloquio informativo con i genitori prima della nascita del bambino col chirurgo ortopedico pediatrico utile a illustrare ai genitori le possiblita’ terapeutiche,a traquillizzare ila famiglia sulla evolitivita’ della patologia che consente al nascituro una vita di relazione normale
Trattamento
Il trattamento attualmente più utilizzato, quando viene iniziato alla nascita, consiste nel metodo Ponseti: in questa metodologia si confezionano alcuni gessi correttivi progressivi preceduti da una manipolazione, associati ad un intervento chirurgico di tenotomia del tendine di Achille. A questa fase precoce di gessi e di intervento chirurgico segue una stabilizzazione con una particolare ortesi da portare di notte fino al primo anno di età. Questo tipo di trattamento è poco invasivo e consente degli ottimi risultati. Se il piede torto viene riconosciuto tardivamente, invece, sono necessari delle correzioni chirurgiche più complesse.
I gessi
Già dalla prima settimana di vita del neonato, attraverso una particolare manipolazione e successiva applicazione di apparecchi gessati progressivi e cambiati con cadenza settimanale o quindicinale a secondo della crescita del bambino, si corregge in maniera graduale la postura del piede ricollocandolo in posizione “normale”. Normalmente vengono applicati 5/6 “gessetti”.